Come fare la mostarda di frutta? Se pensate che si tratti di un procedimento difficilissimo, in realtà non è così: basta solo armarsi di molta pazienza perché di tempo ce ne vuole parecchio, ma è una ricetta alla portata di tutti. Ideale per accompagnare i bolliti di carne e i formaggi, la mostarda è tipica del nord Italia e ne esistono diverse varianti. Realizzata con frutta candita in uno sciroppo in cui è mischiata la senape, il nome racconta molto delle sue origini: deriva, infatti, dal francese moutarde – senape – che a sua volta si rifà a moût ardent, mosto ardente. Secondo la tradizione, infatti, i semi di senape tritati, decisamente piccanti, venivano sciolti nel mosto d’uva rendendolo molto intenso. A seconda della stagione (e dei gusti) la mostarda può essere preparata con diversi tipi di frutta: pesche, pere, ma anche mandarini, ciliegie e chi ne ha più ne metta. La ricetta che vi proponiamo vede protagoniste pere, mele e arance, di facile reperibilità in inverno.
Come fare la mostarda di frutta: la ricetta
Passo dopo passo, ecco quali sono le mosse giuste per capire come fare la mostarda di frutta. Partite sbucciando le mele e le pere: privatele del torsolo e tagliatele a pezzi non troppo piccoli. Lavate le arance con cura ed eliminate sia la parte superiore che quella inferiore, poi tagliatele a spicchi. Mischiate la frutta e lo zucchero in un ampia terrina e lasciate macerare, al fresco, per 24 ore.
Passato un giorno intero, è il momento di scolare la frutta. Raccogliete il succo formatosi in una pentola e fatelo bollire per circa 5 minuti. Versatelo bollente sulla frutta e lasciate riposare per altre 24 ore: questo passaggio va ripetuto altre due volte. Una volta completato il procedimento, fate bollire insieme il succo e la frutta per circa 10 minuti fino a quando il succo non diventa denso. Lasciate raffreddare.
A questo punto si aggiunge la senape. Mettete a bagno i semi di senape per almeno due ore, scolateli e versateli sul composto di frutta e succo mischiando con delicatezza. Aggiungete i chiodi di garofano e versate la mostarda nei vasetti (accuratamente sterilizzati, qui le linee guida del Ministero della Salute). Chiudete e conservate in un luogo buio e asciutto.
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