Potato plastic, se le buste e le posate sono fatte di patate

potato plastic plastica di patate
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Solo tre ingredienti per un’invezione che promette di essere rivoluzionaria. Fecola di patate, acqua e glicerina, questo ci vuole per dar vita alla potato plastic, la creazione nata quasi per caso dalla mente di Pontus Törnqvist. 24 anni, svedese, un grande cervello e tantissima voglia di fare qualcosa di concreto per il pianeta, Pontus ha ideato una linea di posate e buste usa e getta in questo materiale ecologico e biodegradabile.

Potato plastic, cos’è

Come ha spiegato lui stesso, la potato plastic è in realtà il risultato di un errore casuale. Pontus stava progettando un’ecoplastica basandosi sulle alghe e, per tenerle insieme, ha deciso di mischiare fecola di patate con acqua. Ha scoperto, così, che questi due ingredienti, una volta asciutti, si trasformano in una pellicola sottile molto simile alla plastica. Abbandonate quindi le alghe, ha aggiunto la glicerina per rendere più flessibile il materiale e, dunque, più fruibile.

 

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Il risultato è stato sorprendente: una termoplastica che si degrada naturalmente in soli due mesi, utile a dar vita a coltelli, bicchieri, forchette e tutto ciò che, a oggi, è usa e getta. Un’invezione utile per tutto il pianeta che arriva in un tempismo perfetto per il bando della plastica usa e getta imposto dalla UE, in vigore dal 2025.

Plastica di patate, un’invenzione rivoluzionaria

Grazie a questa intuizione Törnqvistha vinto la tappa svedese del James Dyson Awards 2018 per il design, gara internazionale che riconosce le idee rivoluzionarie in campo ingegneristico. Con il premio di circa 3mila euro, il giovane svedese s’impegna a migliorare la propria invenzione anche da un punto di vista estetico, fattore momentaneamente accantonato. “Mi interessava trovare delle soluzioni per risolvere il problema della vita post utilizzo dei materiali plastici usa e getta – ha raccontato Pontus Törnqvist – cominciando dalla considerazione della sproporzione enorme tra il tempo medio di utilizzo nella vita quotidiana, pari a circa 20 minuti, e la loro durata nell’ambiente, circa 450 anni”.

 

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E non è finita qui, perché la potato plastic è una geniale idea anche per riciclare i rifiuti, come sottolinea il suo stesso inventore visto che le patate, a oggi, sono tra le maggiori coltivazioni della Svezia: “Circa il 20% delle patate coltivate nel mio Paese viene scartato per produrre amido. Con questa invenzione si crea un grande vantaggio ecologico ed economico perché si utilizzano i rifiuti che già abbiamo invece di crearne di nuovi”.

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