Una passione che nasce fin da bambina, quella di Nadia Santini per la cucina. Aveva solo 9 anni quando la mamma, in visita dalla nonna malata, le chiese di cuocere il sugo. Da lì in poi, il resto è storia: tra i migliori chef al mondo, la prima donna a ricevere 3 stelle Michelin, Gordon Ramsay ha definito i suoi agnolotti come il piatto migliore di sempre. E non è il solo a pensarla così, anzi. Dai primi passi fino ai grandi successi, una vita tanto semplice quanto affascinante: la biografia di Nadia Santini, chef dello stellato Dal Pescatore.
Nadia Santini, la storia della chef stellata
Nata nel luglio del 1954, cresce in provincia di Vicenza, in quel di San Pietro Mussolino. È l’ultimo anno di liceo quando, sul treno che la porta a Mantova a studiare, conosce Antonio Santini che, dopo qualche anno, diventerà suo marito. I due si iscrivono a Scienze Politiche con poco entusiasmo tanto che, dopo appena qualche mese, decidono di comune accordo di lasciare gli studi e dedicarsi alla trattoria della famiglia di Antonio a Canneto sull’Oglio: Dal Pescatore. Il 1974 li vede sposi e, così, Nadia entra a far parte non di una famiglia, bensì di una vera e propria dinastia di cuochi.
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Nadia Santini, premi e riconoscimenti
Il primo grande riconoscimento arriva nel 1982 quando il ristorante Dal Pescatore raggiunge la sua prima stella Michelin. Ma la vera svolta è nel 1996: è questo l’anno che fa entrare Nadia nella storia della cucina. Motivo? Per la prima volta, la Guida Michelin assegna tre stelle a una chef donna. Da lì in poi, la chef entra nell’olimpo dei grandi, grandissimi che hanno fatto delle proprie capacità culinarie un’arte. A confermarlo, nel 2013, il primo posto nella classifica del World’s 50 Best Restaurants. Modestissima, Nadia Santini non ha mai parlato di successo personale, ma sempre e solo di lavoro di squadra. E che squadra: oltre al marito, ci sono i figli Giovanni e Alberto (rispettivamente chef e direttore di sala) e Valentina, moglie di Giovanni. Grazie al loro impegno e alla loro costante dedizione, questo posto è diventato una bandiera della buona cucina italiana nel mondo.
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Nadia Santini, i piatti che l’hanno resa famosa
Se c’è una preparazione che caratterizza la cucina Dal Pescatore di Nadia Santini, quella è la pasta ripiena. Ma a farla da protagonista, in ogni piatto, in ogni foggia, è il legame, fortissimo, col territorio. I suoi cavalli di battaglia, infatti, sono da sempre i piatti della tradizione mantovana: si va dai tortelli di zucca alle zuppe, dagli agnolini in brodo all’anguilla alle braci. Il tutto, ovviamente, condito con la sensibilità della Santini, unica ed estramamente riconoscibile.
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Immagine in apertura: courtesy Paolo Terzi