Come se la passano le donne in Svizzera? Non tutto è come sembra

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Possibile che al confine con l’Italia ci sia un posto in cui si sta parecchio meglio? Sì, è possibile, e a dimostrarlo ci pensano i dati dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). La Svizzera ha infatti raggiunto degli ottimi risultati nel Better Life Index, valutazione sul benessere che ha esaminato diversi Paesi nel mondo. Emerge che la vita di tutti e, quindi, anche delle donne in Svizzera è di ottima qualità. Il grado di felicità della popolazione ha raggiunto l’altissimo punteggio di 9,9 (su 10), il settore occupazione ha avuto 9,4 mentre il livello di salute e quello di sicurezza si sono aggiudicati, rispettivamente, 9,1 e 9,7. Punteggi altissimi, quindi, che rendono la Svizzera uno dei Paesi migliori in cui vivere. Ma perché? Cerchiamo di vederci chiaro, soprattutto per quanto riguarda la situazione femminile (che, tuttavia, non è tutta rose e fiori).

Donne in Svizzera, la qualità della vita: il lavoro

Premessa doverosa: la situazione delle donne in Svizzera è cambiata tantissimo nel corso del secolo scorso. Si pensi che le donne hanno diritto di voto solo dal 1971 dopo lunghissime battaglie e attese e che, in Europa, la Svizzera è stata una delle ultime a stabilire l’uguaglianza di genere nel matrimonio. Fino al 1988, infatti, i diritti delle donne sposate erano parecchio limitati ed è stato solo con un referendum che l’autorità legale del marito sulla moglie è stata abolita.

Un Paese, quindi, che non può essere definibile un esempio di femminismo ma che, comunque, si sta allineando al resto d’Europa. Come tutte le trasformazioni, infatti, ci vuole tempo e a dimostrare quanto la Svizzera debba fare ancora molta strada c’è la differenza salariale tra i sessi. Per esempio nei rami economici con gli stipendi più bassi le differenze salariali tra uomo e donna spaziano dal 5% al 21%. Mentre nei servizi di alloggio e di ristorazione (che ha per il 58% dipendenti donne) il divario salariale è ai minimi livelli. Nell’industria tessile, invece, la differenza sale ancora di più (con il 61% delle dipendenti donne). Infine nei settori che prevedono i salari più alti le donne le donne guadagnano tra il 12% e il 30% in meno degli uomini.

Va detto che gli stipendi in Svizzera sono molto più alti rispetto all’Italia (così come il costo della vita): il minimo statale è infatti pari a 2.500 franchi svizzeri (circa 2.155 Euro). Ma questo non vuol dire che si possa trascurare l’uguaglianza di genere, anzi.

Donne in Svizzera, la qualità della vita: la maternità

Per quanto riguarda la maternità, invece, le donne in Svizzera stanno benissimo. Il Codice delle Obbligazioni, infatti, regola la protezione del salario ed è contro il licenziamento di donne incinte e madri. Non è ammesso, infatti, il licenziamento durante la gravidanza e nemmeno per le 16 settimane dopo il parto. Quanto dura la maternità in Svizzera? Per le lavoratrici, sia a tempo pieno che part time, il congedo di maternità è pari a 14 settimane e, durante il periodo, ricevono l’80% del loro stipendio sotto forma di indennità quotidiane (al massimo 196 franchi al giorno). E durante le prime 8 settimane dopo il parto è vietato tornare a lavorare.

Donne in Svizzera, la qualità della vita: il sistema scolastico

Anche il sistema scolastico pubblico funziona bene e dà una mano alle donne e alle famiglie. Il materiale scolastico, libri compresi, è infatti offerto gratuitamente, sgravando la famiglia di una spesa che può diventare onerosa (specie se si ha più di un figlio). Il fattore più positivo è che ogni bambino residente e studente nel Paese ha diritto a 200 franchi mensili (a dipedenza del cantone di appartenenza) per il mantenimento agli studi fino ai 16 anni. Dopo il compimento di quest’età il contributo aumenta rendendo più facile l’educazione e l’istruzione dei ragazzi.

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