“Devo cucinare il polpo, che incubo!”. Sì, ma sapendo gli errori da non fare è molto più facile

cucinare il polpo errori da non fare
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Amanti della cucina di mare, unitevi, questo articolo è per voi. Perché sappiamo che c’è una cosa che vi unisce tutti: il polpo e, soprattutto, come cucinare il polpo. Re assoluto dei piatti estivi, sia in insalata che in golosissimi sughi, nasconde tantissime insidie tanto che addirittura c’è chi, preso dallo sconforto, si rifiuta addirittura di cucinarlo. Ma attenzione attenzione, questa breve guida sugli errori da non fare può salvarvi – letteralmente – la cena.

Cucinare il polpo, gli errori da non fare: non contare le ventose

Prima di tutto, si parte dalla qualità della materia prima. Andate dal pescivendolo e fatevi consigliare il polpo più fresco, ma occhio a non farvi fregare. I tentacoli del polpo sono caratterizzati da due file di ventose, sia che si tratti di polpetti che di esemplari di grandi dimensioni. Se c’è una sola fila, vi stanno vendendo un moscardino che è un mollusco di qualità inferiore e meno tenero. Di sicuro, non è un polpo.

Cucinare il polpo, gli errori da non fare: cuocerlo in un pentolone d’acqua

Come vuole il celebre proverbio napoletano, o purpo s’adda cocere cu’ l’acqua soja (il polpo si deve cuocere nella sua acqua).  Infatti, l’errore più comune quando si pensa a come cucinare il polpo è quello di pensare che deve essere cotto in un pentolone d’acqua bollente. No, no e ancora no, perché basta mettere il polpo in un tegame con un filo d’olio. Aggiungete aglio, alloro e, se proprio necessario, giusto un filo di acqua per evitare che le ventose si attacchino al fondo. Mai e poi mai salare adesso, fatelo dopo. Si copre il tutto con un coperchio e si lascia cuocere lentamente, a fuoco dolce. Solo così la carne sarà morbida e tenera e si creerà quel sughetto delizioso.

Cucinare il polpo, gli errori da non fare: pensare che ci si mettano ore

Pensate che per ottenere un buon polpo ci si debbano impiegare ore e ore? Sbagliato, almeno se ci si affida alla pentola a pressione. Si procede così: dopo aver messo il polpo con gli aromi nella pentola si chiude e si fa cuocere a fiamma vivace fino al sibilo. Poi, si abbassa la fiamma al minimo e si lascia andare per altri 20 minuti. Il trucco in più? Una volta terminata la cottura (circa 25 minuti per i polpi grandi) aspettate un attimo ad aprire la pentola. Così facendo il polpo cuocerò ancora un pochino e si bagnerà dei suoi succhi, diventando ancora più buono.

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