Soffice come una nuvola, dall’interno morbidissimo, le uova in camicia sono uno dei piatti più gustosi su questa terra. Ideale per una colazione energetica, ma anche per un pranzo leggero, sembra una preparazione facilissima. In realtà, non è affatto così: cucinare l’uovo in camicia nasconde parecchie insidie e, se non si fa alla perfezione, si rischia di mettere nel piatto tutt’altro che una coccola per il palato. Il rischio è quello di incorrere in un tuorlo stracotto, in un uovo che si disfa al momento dell’impiattamento, ma anche un albume stracciato. Come fare, allora? Qui trovi le dritte sugli errori da non fare.
Uova in camicia, gli errori da non fare: usare la pentola sbagliata
Per cucinare le uova in camicia, prima di tutto è necessario scegliere la pentola giusta. Occhio, perché non deve essere né troppo grande né troppo piccola. L’ideale sarebbe scegliere una casseruola larga e dai bordi alti, dal diametro di circa 10/15 centimetri: il trucco sta nel garantire all’uovo abbastanza spazio per galleggiare.
Uova in camicia, gli errori da non fare: portare l’acqua a forte ebollizione
L’ebollizione dell’acqua, quando si parla di uova in camicia, è cruciale. Deve essere calda abbastanza da cuocere l’uovo, ma non può assolutamente arrivare a un forte bollore. Pena? Un uovo cotto, sì, ma rotto: l’ideale sarebbe scaldare l’acqua quanto basta per farla sobbollire appena. Il termometro da cucina, in questo senso, è un utensile più utile che mai per capire la temperatura giusta: per cuocere le uova in camicia dovrebbe essere circa 85°.
Uova in camicia, gli errori da non fare: sorpassare il vortice
La mossa fondamentale per preparare (bene) questo piatto è il vortice. Una volta raggiunta la giusta temperatura dell’acqua, si usa una frusta per creare un vortice che, attenzione, deve essere abbastanza lento. Si fa scivolare l’uovo lentamente nell’acqua e si mantiene vivo il vortice con la frusta durante la cottura che, per essere perfetta, non deve superare i tre minuti. Il movimento circolare aiuta l’uovo a stare a galla, oltre a tenere insieme il tuorlo e l’albume. Il trucco in più? Aggiungere mezzo bicchierino di aceto di vino bianco nell’acqua di cottura: questo dovrebbe favorire la coagulazione dell’albume, rendendo più facile la preparazione.
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