Chi l’ha detto che per fare un tuffo in acque cristalline sia necessario andare all’estero? Niente di più falso, perché l’Italia offre tantissimo anche da questo punto di vista. E l’assegnazione delle Bandiere Blu 2018, il prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education, ne è una grande conferma. Il premio non riconosce solo la pulizia del mare, ma anche le politiche locali e la sostenibilità ambientale. Più che un riconoscimento, una questione molto seria: sono ben 32 i criteri presi in considerazione, dalla raccolta differenziata alla depurazione delle acque, dalla presenza di aree pedonali e piste ciclabili. Indecisi in quale mare fare il bagno quest’estate? Keep calm, la scelta è vastissima.
Bandiera Blu 2018: le nuove entrate
Va da sé che le spiagge sono tantissime e per avere un’idea globale è necessario consultare l’elenco completo delle Bandiere Blu 2018. Tra tutte, sono ben 16 le new entry, tra cui Tortora e Sellia Marina in Calabria, Trevignano Romano nel Lazio, Peschici, Rodi Garganico e Zapponeta in Puglia, Bari Sardo, Trinità d’Agultu e Vignola in Sardegna e Bernalda e Nova Siri in Basilicata. Ma a chi va il record? Per il 2018, indubbiamente alla Liguria con ben 27 bandiere, tra cui Varazze, Ceriale e Albissola Marina, mentre la medaglia d’argento va alla Toscana con 19 riconoscimenti. Il terzo posto, invece, lo porta a casa la Campania con 18 spiagge premiate.
Bandiere Blu 2018: i laghi
Ma la danese Foundation for Environmental Education (FEE) non prende in cosiderazione solo il mare, ma anche i laghi. In questo caso, in cima alla classifica c’è il Trentino Alto Adige che arriva a quota 10 bandiere con i suoi specchi d’acqua come il lago di Caldonazzo e quello di Levico in Valsugana. A seguire il Piemonete con 3 bandiere e poi, a parimerito, la Lombardia con una bandiera a Gardone Riviera, il Lazio con il lago di Trevignano e l’Abruzzo con quello di Scanno.
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